Intervento del gruppo ex Banca Mediterranea del sud Italia (costretto a confluire nel 2007 in Unicredit) presente in veste osservativa nell’assemblea di Intesa Sanpaolo lunedì 22 aprile 2013 a Torino con gli incaricati Rosania e Sonnessa
Intervento del gruppo ex Banca Mediterranea del sud Italia (costretto a confluire nel 2007 in Unicredit) presente in veste osservativa nell’assemblea di Intesa Sanpaolo lunedì 22 aprile 2013 a Torino con gli incaricati Rosania e Sonnessa

Intervento del gruppo ex Banca Mediterranea del sud Italia (costretto a confluire nel 2007 in Unicredit) presente in veste osservativa nell’assemblea di Intesa Sanpaolo lunedì 22 aprile 2013 a Torino con gli incaricati Rosania e Sonnessa

Intervento del gruppo ex Banca Mediterranea del sud Italia (costretto a confluire nel 2007 in Unicredit) presente in veste osservativa nell’assemblea di Intesa Sanpaolo lunedì 22 aprile 2013 a Torino con gli incaricati Rosania e Sonnessa

 

ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI DI INTESA SANPAOLO  –  TORINO lunedì 22 Aprile 2013

Intervento di Elman Rosania per conto di Saverio Telesca-Giulia Notargiacomo-Andrea
Cappiello-Lidia Luciano-Pasquale Galano-Donato Antonio De Bonis-Alfredo Sonnessa
(soci gruppo ex Banca Mediterranea del sud Italia costretti a confluire nel 2007 in Unicredit)
da allegare integralmente al verbale dell’assemblea 1° punto dell’ordine del giorno
«Proposta di destinazione utile esercizio al 31.12.2012 e distribuzione del dividendo»

 – – – – – – – – – – – – – –

 «« Confiteor, l’intervista a Cesare Geronzi (ex Presidente di Banca di Roma, Capitalia, Mediobanca, Generali ed attuale Presidente della Fondazione Generali) da parte di Massimo Mucchetti (ex vice direttore del quotidiano nazionale italiano “Corriere della Sera” ed attuale parlamentare del partito democratico) è il titolo del libro pubblicato dall’editore Feltrinelli alla fine dello scorso anno 2012 con il sottotitolo: potere, banche ed affari, la storia mai raccontata.
In questo libro, presentato in anteprima nella trasmissione “L’infedele” andata in onda il 03.11.2012 sulla rete televisiva italiana “La 7” condotta dal giornalista Gad Lerner e partecipata dai due protagonisti del volume, viene tra l’altro riconosciuta ed affermata l’esistenza del conflitto d’interessi tra molti azionisti nelle banche e nelle istituzioni finanziario-assicurative italiane che (come testualmente è scritto a pag. 224) «non sono un affare per i poverelli di Assisi»; conflitto d’interessi determinato anche dal consolidato sistema delle partecipazioni incrociate esistenti nelle stesse banche ed istituzioni finanziario-assicurative.
Nel libro è menzionato più volte il Presidente di questa assemblea dei soci di Intesa San Paolo, Giovanni Bazoli (almeno in 28 pagine e tra l’altro alle pagine 161, 208, 209, 220, 244, 246, 247, 248, 249, 250, 251, 252, 265, 266, 267, 273, 275, 321, 322, 323, 326, 337, 338, 339, 343, 345, 346, 347), con cui l’intervistato Presidente Cesare Geronzi dichiara di avere avuto molteplici incontri, anche a Brescia nell’abitazione dello stesso Presidente Bazoli «sita sulle prime balze delle colline dietro la città chiamate i Ronchi» (come testualmente si legge a pag.161) e a Roma nella casa del medesimo intervistato (pag.249).
Domanda: signor Presidente Bazoli è vera la preoccupazione da Lei espressa fin dal 2005 per la crescente, diffusa ed invasiva presenza delle banche estere all’interno del sistema bancario italiano, come riportato a pag. 246 del su citato libro, e cosa pensa dell’affermazione del Presidente Geronzi per il quale (come si legge testualmente a pag. 247) «il credito ha un ruolo così importante nell’economia e nella società che non può essere governato dall’estero, pena una perdita di sovranità reale dell’intero Paese»?
Altra domanda: Intesa San Paolo possiede una preziosa collezione di icone russe per cui Lei, signor Presidente Bazoli, si sarebbe recato nel 2004 a San Pietroburgo a fini di scambio culturale (come si legge a pag.220 del libro-intervista)?   E, se questa collezione esiste ed appartiene alla Banca, è possibile ammirarla?

Signor Presidente del Comitato di Sorveglianza, signor Presidente del Comitato di Gestione, signori componenti degli organi, soci e presenti tutti, dopo l’assemblea del 28.05.2012 è la seconda volta che partecipo a Torino per osservare, apprendere ed apprezzare in via diretta i lavori dell’importante assise di bilancio di Intesa San Paolo, in rappresentanza di un modesto gruppo di risparmiatori persone fisiche del sud Italia (di cui mi accompagna questa volta il socio Alfredo Sonnessa), gruppo costretto da oltre dodici anni a tutelare in un altro ambito societario bancario (diverso da Intesa San Paolo) le proprie posizioni minoritarie penalizzate, tra l’altro, ad avviso degli interessati, da processi di concentrazioni e privatizzazioni selvagge avviati negli anni ’90.
E l’occasione della recente pubblicazione del libro Confiteor ha favorito questo breve intervento che si vuole svolgere rispettosamente in questa sede assembleare e comunque nella consapevolezza di non avere adeguata conoscenza della vita dell’importante e complesso gruppo bancario del nord Italia e, per ragioni di tempo, nella consapevolezza di avere cognizioni approssimative del bilancio 2012 in trattazione.

Non può sottacersi che anche durante l’esercizio 2012 il mondo finanziario e bancario è stato contrassegnato da grandi scandali.
Domande: quale è la posizione e comunque cosa pensano i vertici dell’importante gruppo bancario Intesa San Paolo:
1. sullo scandalo della manipolazione dei tassi falsi Libor riguardo a circa 800 mila miliardi di dollari (8 volte circa il Pil mondiale) che ha coinvolto la banca Barclay (sanzionata con 450 milioni di dollari dalle autorità britanniche e statunitensi, il cui amministratore delegato Bob Diamond è stato dimesso nel luglio 2012 rinunciando a bonus di circa 25 milioni di euro), nonché le banche Citigroup, Deutsche Bank, HSBC Holdings, J.P. Morgan, Royal Bank of Scotland e UBS (fonte il giornale italiano “La Repubblica” del 10.07.2012);
2. sullo scandalo dell’altra manipolazione dei tassi medi Euribor calcolati sui prestiti interbancari di 44 banche europee unitesi in cartello (fonte il giornale italiano “Il Fatto Quotidiano” del 02.07.2012);
3. sullo scandalo del finanziamento alla criminalità organizzata da parte di Massimo Ponzellini, ex Presidente della Banca Popolare di Milano, posto agli arresti domiciliari nel maggio 2012;
4. sullo scandalo del riciclaggio di denaro sporco di Deutsche Bank secondo l’indagine delle Autorità statunitensi;
5. sullo scandalo al Monte Paschi Siena che vede tra l’altro indagati Giuseppe Mussari, ex Presidente dell’Abi – l’Associazione di tutte le banche italiane – ed Mps, Antonio Vigni ex Amministratore Delegato Mps, Gianluca Baldassarri ex dirigente Mps in carcere, nonché che vede aperto il dibattito sull’efficacia dei controlli o sui non controlli effettuati dalla Banca d’Italia, all’origine degli accadimenti guidata dall’attuale Presidente della Bce Mario Draghi.

In tale particolare scenario, si chiede rispettosamente di sapere:
– perché non viene consentito in Intesa San Paolo il collegamento a distanza con l’assemblea per favorire la più ampia partecipazione degli azionisti (da sempre molto scarsa e, per quanto noto, ben al di sotto dell’1% dei soci effettivi) e perché non viene consentito il voto per corrispondenza in virtù delle modifiche apportate fin dal 2010 nel decreto legislativo n.58/1998 (cd. T.U. sulla Finanza) e nel relativo Regolamento Consob?
– a quanto ammontano ad oggi i titoli dello Stato italiano acquistati dal gruppo Intesa San Paolo?
– a quanto ammontano i derivati sottoscritti ad oggi dal gruppo Intesa San Paolo e quali sono le loro tipologie? Sono 59 miliardi di euro (circa il 9% dell’attivo di bilancio ed il 122,9% dei mezzi propri, come riportato dal giornale italiano “La Repubblica” del 25.01.2013)?
– a quanto ammonta il finanziamento complessivo elargito dalla Bce ad Intesa San Paolo e comunque da restituire all’Istituzione europea?
– soddisfa il livello di caduta di redditività delle attività creditizie di Intesa San Paolo e delle altre grandi banche del Paese, come rilevato tra l’altro nell’incontro partecipato nel novembre 2012 anche da Enrico Cucchiani, consigliere delegato di Intesa San Paolo innanzi ad Ignazio Visco, attuale Governatore di Banca d’Italia (fonte il giornale italiano “Sole 24 Ore” del 20.11.2012)?
– vi sono titoli tossici in Intesa San Paolo e, se ve ne sono, quanti sono?
– vi sono, vi sono state da parte di Intesa San Paolo iniziative di informativa sui temi finanziari ai giovani, anche a livello di scuola pubblica ed universitaria?
– è permanente la quota di partecipazione di Intesa San Paolo nella Banca d’Italia e quanto vale?

Grazie per l’ascolto e per l’assistenza finora fornita dall’ufficio soci della Banca, nonché per la disponibilità al colloquio data lo scorso anno durante i lavori assembleari da Jean Paul Fitoussi, economista e componente degli organi di Intesa San Paolo.

Buon proseguimento dei lavori a Lei, signor Presidente Bazoli, ed a tutti i presenti »».