Stampa 2011-2017
CRONOLOGIA STAMPA D’ANNATA
In questa rubrica vi sono gli articoli che la stampa locale ha ritenuto di pubblicare sulla “obbligata partecipazione” nell’Unicredit del gruppo di minoranza dell’ex controllata Banca Mediterranea del Sud Italia.
Il gruppo è composto solo da soci persone fisiche (e non persone giuridiche) ed è impegnato dal 2000 nella vertenza risarcitoria – non ancora definita – per i gravi danni subiti nel 2000 dalla fusione per incorporazione di Banca Mediterranea in Banca di Roma-Capitalia, assorbita nel 2007 Unicredit.
Questa fusione per incorporazione veniva varata a maggioranza il 26 aprile 2000 a Potenza unicamente per il voto espresso in patente conflitto di interesse dall’allora controllante Banca di Roma e rientrava, nell’ambito di un lucido ed organico progetto tecnico-politico di “forti e selvagge concentrazioni bancarie” avviato negli anni novanta ed attuato nel medio-lungo periodo per favorire le maggiori banche nazionali e i loro maggiori azionisti, banchieri e manager, nonchè i loro referenti istituzionali.
Per tutelare e sostenere le proprie posizioni risarcitorie, il gruppo di minoranza è stato costretto a seguire le evoluzioni del soggetto responsabile dei gravi danni procurati ai soci di minoranza dalla fusione per incorporazione di Banca Mediterranea e pertanto ha dovuto finora partecipare a tutte le 42 assemblee dei soci di Banca di Roma-Capitalia/Unicredit tenute dal 2000 al 2024 (atti in aggiornamento su questo sito).
Inoltre, come si può meglio leggere nella Sezione “ASSEMBLEE” del sito, anche a seguito della persistente crisi finanziaria sorta nel 2008 (con micidiale recidiva nel 2011) per la condotta dei principali istituti di credito, il gruppo di minoranza dell’ex Banca Mediterranea in Unicredit ha trovato utile svolgere un’attività conoscitiva, pur limitata, sull’operato di altre importanti istituzioni creditizie.
E di conseguenza dal 2012 in poi la sua rappresentanza ha preso parte “in veste osservativa” anche alle assemblee dei soci di altre primarie banche aventi sede in Italia e nel 2016-2018 alle assemblee dei soci di primarie in banche estere, in Svizzera (UBS), Germania (Deutsche Bank) e in Francia (BNP Paribas).